Dobbiamo essere S.M.A.R.T.

Ormai in tutte le aziende organizzate si lavora per obiettivi:

  • L’azienda ha degli obiettivi definiti da chi ha la responsabilità di gestirla
  • L’azienda (chi la gestisce) sceglie le persone in base agli obiettivi
  • Ogni persona ha i propri obiettivi professionali in funzione di quelli personali
  • Se gli obiettivi dell’azienda e quelli della persona coincidono va tutto bene
  • Se gli obiettivi non coincidono il risultato è che ci saranno difficoltà nel raggiungerli

Quindi …

  • Come capire se i nostri obiettivi personali e professionali coincidono con quelli aziendali?
  • Cosa succede se ci accorgiamo che non lo sono?
  • Cosa succede se l’azienda o la persona non si curano di questa coincidenza?

Partiamo dal presupposto che gli obiettivi personali siano chiari (non è sempre così …). Prima cosa da fare è chiarire i propri obiettivi professionali in termini economici, di formazione, livello di responsabilità e tempo che vogliamo dedicare alla nostra professione. Tutti questi fattori sono legati tra loro indissolubilmente: inutile dire che voler fare il manager con uno stipendio alto, ma senza formazione e responsabilità con un orario di lavoro al minimo sindacale credo sia chiaro che non è nemmeno pensabile (tralasciamo i fattori oggettivi che lasciamo approfondire autonomamente).

Allineare gli obiettivi

Per capire se i propri obiettivi coincidono con quelli dell’azienda, bisognerà comprendere quali sono gli obiettivi di quest’ultima.

Perché dobbiamo capire quelli dell’azienda e non il contrario?

Perché è l’azienda che recluta e si fonda su di essi cercando persone che contribuiscano al loro raggiungimento. Una volta compresi gli obiettivi aziendali è il momento di capire cosa ci viene richiesto per aiutare a raggiungerli. Ecco che a questo punto possiamo valutare e decidere se siamo disposti a proseguire questo percorso. In questo caso dovremo essere consapevoli che il percorso richiederà un certo impegno e che, per una parte, questo impegno riguarderà la nostra persona e la nostra professionalità che ci porteremo con noi anche in altre aziende

Se gli obiettivi non coincidono

Se decidiamo che l’impegno è troppo oneroso dovremo trovare delle alternative che probabilmente richiederanno un cambio di posizione all’interno dell’azienda o, se non è disponibile una posizione compatibile con i nostri obiettivi, cercare questa posizione altrove.

Vi sembra un’affermazione forte e incomprensibile?

Pensateci, passiamo parecchie ore della nostra vita nei contesti lavorativi e per questo il lavoro influisce molto sulla nostra vita privata. È importante trovare il giusto equilibrio che permetta di sentirsi appagati e ci renda produttivi con soddisfazione reciproca. Per quanto possa sembrare strano, non ci sono molte altre soluzioni …

Cosa succede se non facciamo questo esercizio e proseguiamo senza curarci di questi aspetti?

Difficile a dirsi perché questo varia da azienda ad azienda e da momento a momento, ma ci sono sicuramente alcuni punti fermi.

L’azienda non può prescindere dal raggiungere i propri obiettivi, pena il fallimento e la chiusura dell’azienda stessa. Va da sé che il raggiungimento degli obiettivi è parte integrante della sopravvivenza.

Come pensate che reagirà l’azienda (e chi la gestisce) nell’accorgersi che una persona non sta facendo tutto il possibile per far raggiungere gli obiettivi all’azienda?

Quello che sicuramente succederà è che ci saranno divergenze di opinione. La persona penserà di fare già abbastanza, mentre l’azienda penserà che quello che sta facendo la persona non sia abbastanza e, dopo aver provato a capire con la persona se ci sono soluzioni, inizierà a sondare il mercato del lavoro per capire se ci sono profili più adatti a farle raggiungere gli obiettivi. Non a caso ci sono spesso situazioni imbarazzanti in cui l’azienda si trova a dover prendere decisioni impopolari o difficili con persone che ricevono notizie inaspettate.

Essere S.M.A.R.T.

Per questo motivo ogni persona in azienda, qualunque sia il suo ruolo, deve valutare gli obiettivi (propri e dell’azienda) in modo preciso (Specific), misurabile (Measureable), raggiungibile (Achievable), rilevante (Relevant) e basato su tempi ragionevoli (Time-bound) in termini di scadenza non troppo vicina e non troppo lontana.

Pensiamo all’obiettivo come ad un appuntamento:

  • Preciso perché un obiettivo non chiaro, non sarà raggiunto al 100%. Se dico a qualcuno di incontrarmi genericamente a Milano, difficilmente ci incontreremo …
  • Misurabile perché altrimenti è difficile sapere se lo stiamo raggiungendo. Se imposto il navigatore, questo sarà in grado di dirmi a che distanza sono e in quanto tempo arriverò.
  • Raggiungibile perché obiettivi irraggiungibili non sono obiettivi, ma solo sogni o immaginazioni. Ad esempio, pensare di poter organizzare su due piedi un appuntamento con una star di Hollywood è decisamente poco raggiungibile … Che ne dite?
  • Rilevante perché un obiettivo deve avere un senso, un motivo di esistere, deve sempre esserci un “perché” devo raggiungerlo. Stessa cosa vale per la destinazione impostata nel navigatore, cosa vado a fare a Milano se non ho un motivo per andarci?
  • Tempi ragionevoli perché un obiettivo raggiunto troppo presto sarà probabilmente incompleto, mentre raggiunto in ritardo non porterà più lo stesso valore e risultato attesi. È buona educazione presentarsi puntuali ad un appuntamento, non troppo presto, ma soprattutto, non troppo tardi … No?

Vi abbiamo incuriosito? Al nostro interno e per i nostri clienti abbiamo sviluppato soluzioni digitali che aiutano manager e collaboratori a mantenere allineati gli obiettivi.

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