Essere resilienti agendo da squadra

Quanti di noi hanno dovuto modificare il proprio stile di vita e le proprie condizioni di lavoro in quest’ultimo anno e mezzo? Tra le tante conseguenze che ha portato il COVID-19, il termine “cambiamento” ha senz’altro occupato un ruolo di primo piano nella vita di ognuno di noi.

Farsi sempre trovare preparati e pronti reagire dinanzi a un qualsiasi evento, soprattutto in specifici ambiti lavorativi dove l’imprevisto è spesso dietro l’angolo, è un compito molto complicato da risolvere in breve tempo. Da qui la necessità per le aziende di saper affrontare nel giusto modo le diverse variazioni che possono essere presenti o sul mercato, o all’interno dell’azienda stessa, o provenienti direttamente dall’esterno.

In questi ultimi anni per le organizzazioni ha assunto sempre più importanza la capacità di essere resilienti, ovvero di riuscire a capire quale sia l’effettivo contesto in cui si opera, regolando di conseguenza sia le proprie azioni che i propri comportamenti al fine di reagire nel modo più chiaro e corretto e possibile alle improvvise e inaspettate dinamiche (spesso negative) che caratterizzano la gran parte dei contesti lavorativi odierni.

Avere una programmazione di base che sia ben delineata, sapersi anticipare prevedendo i problemi e implementare nuove strategie pianificando futuri interventi sono diventate ormai delle necessità per tutte quelle aziende che hanno l’obbiettivo di rimanere al passo coi tempi, restando al top nel proprio settore a livello innovativo e di sviluppo. Per poter attuare tutti questi processi, è necessario che un’azienda abbia ben in chiaro quali siano i suoi punti forti e quelli deboli e abbia la consapevolezza di capire quale sia il reale scopo da perseguire a lungo termine. Avendo in mente tutti questi passaggi, i collaboratori saranno in grado di muoversi maggiormente in maniera autonoma anche di fronte a degli imprevisti, sfruttando il tempo a disposizione più efficientemente e portando valore aggiunto utile per sé stessi, per i propri colleghi, per i propri clienti e di conseguenza per la propria azienda. La capacità di sapersi rialzare ed essere resilienti fa parte di tutto questo grande processo.

Per cercare di ottenere questi risultati, è di fondamentale importanza riuscire a soffermarsi sulle soft-skills dei singoli collaboratori che compongono l’organigramma aziendale. Essere resilienti porta con sé il fatto di disporre di persone che mettano a disposizione le proprie competenze nelle giuste modalità e nei giusti tempi, attraverso un approccio dinamico e flessibile ai repentini cambiamenti che possono verificarsi in qualsiasi momento della giornata. È quindi opportuno prestare grande attenzione alla fase di recruiting, ricercando il talento adatto al tipo di lavoro e di progetto su cui si vuole puntare. Affidarsi a persone che abbiano caratteristiche coerenti col tipo di ruolo che coprono è funzionale all’azienda stessa, permette di avere una forza lavoro più reattiva e che possa adattarsi rapidamente a delle nuove dinamiche.  

Oltre ad avere persone competenti, è necessario che venga seguita la stessa linea e cultura aziendale, condividendo gli strumenti, i compiti e gli obbiettivi. Si sarà più resilienti agendo di squadra come un unico grande blocco, andando oltre gli interessi personali in funzione di una grande visione collettiva, volta ad un continuo e costante sviluppo, per porre sé stessi e la propria azienda negli alti piani del mercato e dell’innovazione.

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