Un nuovo paradigma per la formazione

Costi e tempo, questi sono i parametri che, bene o male, prendiamo in considerazione quando pensiamo alla formazione aziendale. Costi, perché la formazione costa, e tempo, perché un collaboratore che segue la formazione non lavora e quindi non usa il tempo a disposizione per produrre valore.

Proviamo a fare un breve esercizio. Immaginate di dover prendere una decisione che riguarda un’opportunità di vendita davvero importante e pensate alle informazioni di cui avete bisogno (qualunque esse siano). Immaginate che quelle informazioni vi arrivino in breve tempo, il tempo di formulare la domanda ai vostri collaboratori ed ecco che loro dopo pochi tasti vi danno le risposte.

Questo accade comunemente quando si è ben organizzati e le informazioni sono bene o male sempre le stesse e facilmente reperibili. Ma cosa accade quando le informazioni sono diverse da quelle richieste normalmente? E se fossero informazioni che devono essere estratte analizzando più fonti o utilizzando più strumenti informatici? E se gli strumenti cambiano?Ecco che capacità e dimestichezza con il computer fanno la differenza!

La conoscenza porta alla competenza:

Saper utilizzare al meglio il computer è come saper utilizzare al meglio gli strumenti di precisione per un orologiaio o quelli chirurgici per un medico. Alla base c’è la competenza del ruolo, ma anche la manualità e la conoscenza di strumenti come le macchine da taglio a controllo numerico o gli endoscopi.

Molte aziende (lo sappiamo bene) adottano una politica comune di fronte alle difficoltà di utilizzo dei computer da parte dei propri collaboratori: sottoscrivono contratti di supporto con un partner informatico così da poter fare riferimento a lui in caso di domande o guasti. In questo modo la problematica viene, apparentemente, delegata all’esterno (outsourcing).

Ora, per i guasti non c’è altra soluzione. Ma le statistiche ci dicono che almeno il 70% delle richieste deriva dalla scarsa conoscenza degli strumenti di lavoro e solo il 30% deriva da reali guasti per i quali è necessario l’intervento di personale informatico qualificato.

Il tempo è denaro:

Il tempo dei tecnici di un’azienda informatica costa tanto quanto quello di ogni altro collaboratore specializzato. Per questo motivo il contratto di supporto non potrà mai costare meno del tempo necessario al collaboratore per acquisire dimestichezza con il computer. Come se non bastasse, il tecnico informatico non può eseguire il lavoro del collaboratore, e questo comporta un ulteriore perdita di tempo e denaro.

In pratica un collaboratore che ha dimestichezza con il proprio strumento di lavoro (computer) può facilmente eseguire le operazioni richieste in breve tempo senza costi aggiuntivi tranne quelli “una tantum” investiti nella formazione. Il collaboratore che non ha dimestichezza con il computer richiederà assistenza esterna che avrà un costo orario aggiuntivo al tempo del collaboratore interno, oltre al costo del tempo del collaboratore stesso che in quel momento è impegnato a seguire il supporto esterno. Fino qui ad alcuni sarà già tutto chiaro, ma non basta.

L’interesse è necessario:

La formazione nella sua forma tradizionale non è efficace. Perché la formazione sia efficace, è importante che il collaboratore sia interessato ad acquisire le capacità e la dimestichezza che gli vengono richieste.

Ecco che la formazione diventa uno strumento motivazionale da erogare attraverso strumenti e modalità nuove con costi estremamente più bassi. Non si tratta più di fare un investimento per ogni collaboratore, ma di fornire al collaboratore uno strumento aziendale, ad investimento unico, che permetta di “fare formazione” di sua spontanea volontà dimostrando le proprie capacità.