Spesso, soprattutto in ambiti lavorativi, capita di sentirsi dire: “devi fare un salto di qualità!”. Senza dubbio, esso è un tipico concetto che è facile a dirsi, ma difficile a farsi, soprattutto se non si ha la piena consapevolezza di ciò che si è e ciò che si vuol diventare in futuro.
Quali possono essere i modi, le strategie, i piccoli trucchi che possono fare in modo che non si venga etichettati come persone immature o “non ancora pronte” per un determinato ruolo, sia esso lavorativo o più strettamente personale?
Il concetto di causatività è senz’altro un principio che può dare una mano in termini di crescita personale di un individuo, in quanto aiuta le persone ad assumersi le proprie responsabilità e a far cadere le cause di un eventuale errore, problema o addirittura fallimento totalmente sulla propria persona. Non si fa riferimento a cause esterne che si pensa possano aver contribuito, per esempio, ad essere arrivati in ritardo in ufficio. Esse si sono verificate perché c’è stato un errore alla base, ovvero, in questo caso, non si è usciti di casa col dovuto anticipo e quindi non sono stati fatti i dovuti calcoli di prevenzione contro eventuali contrattempi che si sono venuti a creare, soprattutto se ci si è spostati da un posto all’altro.
Se si è causativi, il concetto di sfortuna viene totalmente accantonato, in quanto si deve avere la consapevolezza che se si è andati incontro ad un imprevisto, esso è derivato da un errore nostro fatto precedentemente, che ha determinato di conseguenza l’imprevisto stesso.
Una buona educazione o formazione possono venire in aiuto di tutto ciò: se si sostiene e si aiuta, commettere un errore può essere l’inizio di una grande crescita, sia a livello personale che a livello professionale. Ci si assume maggiormente la responsabilità di ciò che è accaduto, ci si rende conto di quello che si è fatto al fine di non commettere lo stesso errore in futuro.
Se si riceve una critica, essa deve essere trattata come se fosse un “feedback” di quanto fatto, non deve quindi passare il concetto di rimprovero in quanto va in contrasto con quanto spiegato finora.
Il termine causatività è un principio utile soprattutto per chi sa di essere particolarmente sensibile a critiche o eventi. Se si riesce ad essere causativi, viene accantonato questo tipo di concetto, ci si concentra solamente sull’errore fatto cercando di trovare il modo più giusto per risolverlo, senza perdere tempo a piangersi addosso incolpando altre persone o eventi che si pensa abbiano potuto generare l’errore.
Di fronte ad una situazione che ci piacerebbe fosse diversa, l’unica cosa che possiamo cambiare è il nostro comportamento nei confronti di essa.
Nulla è impossibile se si è causativi, in quanto si raggiunge una maturità personale tale da raggiungere un obbiettivo in modo sempre più veloce e corretto. Una volta fatto proprio il concetto di causatività, alcune operazioni che in passato ci sembravano insormontabili, saranno gestite addirittura automaticamente, senza nemmeno pensarci. A beneficio di tutti, sia del collaboratore, che dell’azienda stessa.