Siamo in un’epoca nella quale, soprattutto in questi ultimi mesi con lo scoppio della pandemia, il concetto di digitalizzazione risulta essere ancora più fondamentale per qualsiasi tipo di settore che ha lo scopo di produrre e distribuire, in maniera generale, beni e servizi.
Ma cosa vuol dire realmente digitalizzare?
Qualsiasi tipo di attività ha un proprio percorso logico che parte sempre da un input ricevuto dall’esterno (ricezione delle informazioni) che si trasforma in output (risultato ottenuto). Il passaggio che avviene tra questi due punti estremi consiste nell’elaborazione dell’informazione che viene svolta grazie all’utilizzo di vari strumenti.
Secondo la visione di Bluprisma, questi mezzi non possono essere nient’altro che la digitalizzazione stessa. Attraverso essa, vi è un risparmio sia in termini di tempo che in termini di costi, e, cosa più importante, i riscontri ottenuti risulteranno essere qualitativamente ottimali, efficienti ed efficaci. Un esempio lampante riguarda la questione legata alla distribuzione degli stipendi, che non viene più fatta attraverso l’utilizzo di libri contabili, ma grazie a determinati tipi di programmi sviluppati in modo tale da garantire all’azienda tempi, e quindi anche costi minori che possono essere reinvestiti in altri tipi di attività produttive.
Oggigiorno, praticamente qualsiasi tipo di processo, a parte rari casi (ancora per poco), è in grado di essere digitalizzato e reso automatico grazie a l’utilizzo dei computer. Non per niente, si parla sempre più di Industria 4.0, che indica appunto una tendenza dell’automazione industriale che integra nuove tecnologie produttive per migliorare le condizioni di lavoro, creare nuovi modelli di business e aumentare la produttività e la qualità produttiva degli impianti (Wikipedia, 2020).
Il grande successo della digitalizzazione consiste nel fatto che essa racchiude una serie di elementi produttivi quali gli operatori, gli strumenti e le macchine, in un unico grande processo che contribuisce a integrare le aziende tra loro. Ne va a vantaggio il concetto di collaborazione, che di conseguenza ne esce rafforzato soprattutto in termini di visione aziendale.
In tutto ciò vi è, di conseguenza, un risparmio in termini di energia attraverso l’utilizzo di sistemi più produttivi ed efficaci che portano un vantaggio sia ai collaboratori che all’azienda stessa.
L’era digitale non è nata solamente per rendere più semplici certi tipi di attività, ma anche per poter garantire alle imprese altri tipi di lavori che, se si fosse ancora in un’epoca nella quale ha la prevalenza il concetto di manualità, non possono nemmeno essere pensati. Ed è per questo motivo che vi è un’espansione sempre più grande di aziende che hanno una visione molto più allargata rispetto al determinato settore per cui operano.
La digitalizzazione ha permesso l’integrazione di processi produttivi che si pensava potessero essere totalmente in contrasto tra loro. Siamo nel bel mezzo di una rivoluzione che non accenna minimamente a fermarsi, e l’obbiettivo, di conseguenza, è di andare di pari passo con essa, cercando di essere sempre all’avanguardia.